– Angelo Gemellaro, giovane artista e cantautore di Messina, raccontaci di te e delle tue origini.
Salve a tutti! Mi chiamo Angelo Gemellaro, sono nato nel 1994 e di recente ho completato gli studi magistrali in Economia. Da dieci anni lavoro come ragazzo immagine in discoteca, un’esperienza che mi ha permesso di superare la timidezza e le insicurezze che mi accompagnavano fin dall’infanzia a causa di qualche chilo di troppo. Questo percorso mi ha richiesto un impegno costante e una determinazione feroce nel migliorare sia il mio corpo sia la mia mente. Ho costruito spalle forti per affrontare le difficoltà della vita, ma c’è una parte di me che resta sensibile e disincantata, una parte che emerge quando scrivo. In quei momenti, mi sento davvero completo. Spero che le mie emozioni, le mie parole e le mie melodie possano un giorno raggiungere un vasto pubblico, toccando il cuore di molte persone.
La mia passione per la musica è innata. I miei genitori amano raccontare che fin da piccolo avevo un carattere vivace che trovava calma e serenità solo nell’ascolto della musica classica. Questa passione mi ha accompagnato lungo tutta la mia vita, diventando un rifugio sicuro e una fonte inesauribile di ispirazione.
Nel mio lavoro notturno, ho incontrato una vasta gamma di persone e situazioni, ognuna delle quali ha contribuito a modellare chi sono oggi. Ogni incontro, ogni sfida superata, ha rafforzato il mio desiderio di esprimermi attraverso la scrittura e la musica. Credo fermamente che queste forme d’arte siano potenti strumenti di comunicazione, capaci di trasmettere sentimenti e storie in modo unico e universale.
Con il passare del tempo, mi sono reso conto che la vera forza non risiede solo nei muscoli, ma anche nella capacità di rimanere fedeli a se stessi, di ascoltare la propria voce interiore e di condividere la propria vulnerabilità con il mondo. È questa convinzione che mi spinge a continuare a scrivere e a comporre, nella speranza che un giorno le mie creazioni possano ispirare e confortare chi le ascolta.
– … E quanto la tua terra, la bella Sicilia, ha influenzato le tue scelte e la tua musica?
La Sicilia è la mia terra, una fonte inesauribile di ispirazione e di orgoglio che porto con me ovunque io vada. Le sue bellezze naturali, la sua storia ricca e complessa, e la sua cultura vibrante costituiscono il tessuto della mia vita quotidiana. Ogni angolo di questa isola racchiude storie millenarie, paesaggi mozzafiato e un’umanità calda e accogliente che non smette mai di affascinarmi.
Gran parte delle mie canzoni nascono proprio qui, influenzate profondamente dai suoni, dai colori e dagli odori che permeano l’aria siciliana. La melodia delle onde che si infrangono sulle spiagge, il fruscio delle foglie di limoni e ulivi mosse dal vento, e il canto degli uccelli all’alba: tutti questi elementi si intrecciano nella mia musica, dando vita a composizioni che raccontano storie di vita e di amore, di gioia e di dolore.
– Il tuo nuovo singolo in uscita si intitola “Filo Rosso”, descrivilo usando solamente tre aggettivi.
Ardore, necessità, affetto.
– … E perché “Filo Rosso”?
La leggenda del filo rosso è un’antica credenza del Giappone, che narra che le persone destinate a incontrarsi sono legate da un filo rosso invisibile, annodato al mignolo della mano sinistra. Questo filo può allungarsi o aggrovigliarsi, ma non si spezza mai, simbolizzando un legame predestinato che supera il tempo e le distanze.
– Tu che rapporto hai con il tempo che passa, e con l’evoluzione delle cose e delle relazioni che intercorrono tra le persone ed i tuoi affetti?
Vivo in armonia con il fluire della vita, accettando le sue trasformazioni e i cambiamenti inevitabili. Questo atteggiamento riflette una profonda consapevolezza dell’importanza del presente e una capacità di apprezzare ogni momento, senza rimpianti per il passato né ansie per il futuro.
– In cosa Angelo Gemellaro è diverso? Qual è l’unicità che ti identifica come artista diverso da tutti gli altri?
In realtà non mi sento unico ma cerco di ispirarmi al vecchio cantautorato mettendo in primo piano storie di vita vissuta e sentimenti che vivo in prima persona o vicino a me.
– Artisticamente ti senti più moderno o legato alla tradizione? Ed in tal senso quali influenze ritroviamo nella tua musica?
Ho fatto, e faccio anche adesso, scorpacciata di Baglioni, Pino Daniele e tanti altri grandi del passato, ma sono legato anche ai contemporanei: Tiziano Ferro e Cesare Cremonini.
– In conclusione, quali sono le tue aspettative ed in tuoi progetti in cantiere per il futuro?
Mi auguro di poter arrivare al cuore di più gente possibile con questi e altri pezzi che a breve avrò il piacere di farvi sentire.
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